Non esiste un criterio biologico, fisiologico, psichico o cognitivo per definire l’anzianità, esiste solo una convenzione universale che ha stabilito l’inizio della terza età con il pensionamento che avviene, di solito, intorno ai 65 anni.
L’invecchiamento non deve essere visto come una condizione statica, solitamente negativa, che si imbatte sull’uomo superati i 60 anni, ma come un processo di cambiamento (come ne esistono diversi nel corso della vita) delle funzioni fisiche, biologiche, psichiche e sociali che possono portare ad alterazioni dello stato funzionale. Queste modificazioni riguardano l’apparato cardiovascolare, muscolo-scheletrico, respiratorio, urinario, il sistema nervoso centrale, nonché la sfera sessuale. Tra i disturbi più frequenti che colpiscono l’anziano troviamo deficit attentivi, di memoria, di apprendimento, alterazioni nell’equilibrio e nella deambulazione, ridotta elasticità muscolare, diminuzione della capacità vescicale, riduzione della forza e della resistenza dei muscoli respiratori, difficoltà sessuali, disturbi dell’umore, solo per citarne alcuni.
Tuttavia è indispensabile aggiungere che fattori ambientali, sociali e individuali giocano un ruolo importante nell’influenzare la variabilità di queste alterazioni. La personalità individuale e le esperienze familiari, lavorative e sociali, che ciascuno di noi compie nell’arco della vita, preparano l’individuo ad affrontare in maniera diversa questa nuova fase del ciclo vitale.
Come ho scritto all’inizio, l’invecchiamento è un processo evolutivo che implica cambiamenti fisici e psichici che condizionano la capacità della persona di adattarsi all’ambiente perciò proprio le risorse individuali e sociali, che ognuno di noi possiede, costituiscono un’importante chiave d’accesso per l’accettazione positiva di se stessi e della propria vita nella cosiddetta terza età. Il progressivo allungamento dell’aspettativa di vita e il mantenimento di comportamenti sani durante l’intero ciclo vitale aiutano, senz’altro, a vivere la vecchiaia anziché subirla; ecco perché è fondamentale mantenersi fisicamente e socialmente attivi, curare la propria persona, continuare a coltivare vecchi e nuovi interessi, conservare e ampliare i nostri legami interpersonali.