La tecnologia non è né buona né cattiva, tutto dipende dall’uso che ne facciamo!
Negli ultimi anni anche il setting terapeutico ha subìto una trasformazione, aprendo la strada alle terapie online, che poi la situazione pandemica globale ha contribuito ad accelerare nell’ultimo anno.
L’ingrediente più importante per far funzionare una psicoterapia è la fiducia nel professionista, la cosiddetta “alleanza terapeutica” e questa avviene anche se il colloquio non avviene in presenza.
Un professionista serio, che sa ascoltare, comprendere, accogliere e indirizzare l’utente verso il percorso più adatto a lui/lei, è in grado di farlo ovunque e con qualsiasi strumento.
Da circa un anno mi dedico anche alla terapia online con ottimi riscontri. Le terapie e le consulenze online sono per me estremamente interessanti. Mi permettono di entrare in contatto con persone da tutta Italia e anche fuori dai confini nazionali.
Anche se le richieste possono sembrare simili, il background sociale è diversissimo e per me fonte di stimolo per dare sempre il massimo nell’offrire un aiuto concreto sia che si tratti di orientamento professionale, sia che si tratti di sostegno psicologico o psicoterapia.
E’ bello vedere poi che dall’altra parte, non c’è alcun disagio per il setting più tecnologico. Le persone si aprono, parlano ed esprimono le loro emozioni esattamente come gli utenti che vedo in studio.
Mi piace questa possibilità di abbattere le barriere per una psicologia alla portata di tutti, senza più limiti di spazio e di tempo.