10 minuti per me – una tazza di caffè

Uno dei problemi che mi vengono riportati quando incontro i clienti è la mancanza di #tempo personale, la sensazione di essere assorbiti completamente dagli obblighi lavorativi e familiari, con conseguente aumento di #ansia e #stress.

La maggior parte delle volte si è talmente abituati a vivere in maniera frenetica, con obblighi costanti di #produttività che non si riesce nemmeno a ritagliarsi un’ora a settimana per fare un’attività piacevole e scaricante.

Sembra quasi che non ci si possa concedere un’attività #piacevole perché sembra di tradire gli #obblighi lavorativi e familiari che spesso ci imponiamo proprio noi e nessuno di esterno.

Pensare di cambiare dall’oggi al domani le nostre modalità comportamentali è molto difficile, però trovo estremamente utile incentivare le persone a riprendersi il piacere delle piccole cose cominciando da un’attività semplice di #10minuti al giorno.

Ci si può ad esempio svegliare prima la mattina, prepararsi il #caffè e gustarselo in tranquillità prima che il resto della famiglia si alzi. Si può assaporare il #gusto, il #calore della bevanda, il freddo della tazza, ascoltare i #rumori che ci circondano e se arriva qualche pensiero frenetico su quello che dobbiamo fare nel corso della giornata, accoglierlo e gentilmente metterlo da parte, tornando a gustare il caffè.

Un primo passo verso la #Mindfulness, aumentare la #consapevolezza sui nostri stati d’animo, pensieri, emozioni per poter essere #liberi di decidere cosa fare: seguirli e farsi a volte travolgere, oppure cambiare #strategia e mettere in atto qualcosa di diverso che ci fa stare bene.

Perché dedicare tempo al nostro #benesserepsicofisico è l’investimento migliore che possiamo fare su noi stessi!


Il fantasma della patologia cronico-invalidante

La comunicazione della diagnosi di una patologia cronica investe la persona e l’intero nucleo familiare, alterando inevitabilmente gli equilibri emotivi che esistevano precedentemente.

Convivere con la malattia cronica impone dei cambiamenti fisici e psicologici progressivi e duraturi che richiedono una ristrutturazione psicologica rilevante, che consenta di adattarsi ad essa. Questo significa riorganizzare se stessi e la vita familiare, sociale e lavorativa. Questo nuovo e necessario assestamento è un processo che richiede inevitabilmente un certo periodo di tempo.

Un sostegno psicologico mirato alla persona, che può coinvolgere eventualmente anche il partner o la famiglia, risulta molto utile per trovare le risorse individuali, familiari e sociali necessarie al fine di fronteggiare nel migliore dei modi l’evento stressante e costruire un nuovo equilibrio funzionale per la persona e il suo nucleo familiare. Durante gli incontri è possibile utilizzare tecniche di rilassamento per aiutare la persona a ridurre sintomi di ansia e distress. Imparando alcuni esercizi da riprodurre anche a casa, l’individuo sarà in grado di esercitare un migliore controllo sul proprio corpo e sulla propria mente.